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Piano Nazionale per la gestione delle emergenze radiologiche e nucleari

Direttive per l'informazione preventiva e in caso di urgenza

http://www.prefettura.it/pesarourbino/contenuti/Rischio_radiologico_e_nucleare_informazione_preventiva-15592452.htm

 

Rischio nucleare. Sei preparato?

In caso di emergenza, è fondamentale seguire le indicazioni delle Autorità. Nel caso del rischio radiologico e nucleare questo principio è ancora più necessario, tenendo conto che i nostri sensi non percepiscono le radiazioni, che possono invece essere rilevate e misurate con l’uso di strumenti specifici.
Gli incidenti che si verificano negli impianti nucleari possono avere caratteristiche diverse e, in alcuni casi, provocare il rilascio di radiazioni all’esterno della struttura.
In base alla tipologia di incidente, alle sostanze rilasciate, alla distanza dell’impianto dal confine nazionale e alle condizioni meteoclimatiche, le Autorità possono disporre misure diverse per la tutela della salute e dell’ambiente, che tengono conto anche dei dati rilevati dalle reti di monitoraggio della radioattività e dei possibili effetti sulla popolazione.

In particolare, se l’incidente avviene in un impianto che si trova entro i 200 km dai confini nazionali, le Autorità competenti possono dare indicazioni relativamente alle misure dirette (riparo al chiuso e iodoprofilassi) che la popolazione deve adottare.

In caso di incidente grave in una centrale distante oltre 200 km non sono previste misure protettive dirette ma solo misure indirette, quali restrizioni sulla distribuzione e consumo di alimenti e misure di protezionedel patrimonio agricolo e zootecnico.

Infine in caso di incidente in un impianto nucleare extraeuropeo non sono previste misure dirette o indirette data la grande distanza dall’incidente, ma solo misure volte all’assistenza dei connazionali che si trovano nel territorio interessato dall’evento, misure per l’importazione di alimenti e di altri prodotti e misure di controllo della contaminazione personale per chi rientra dalle aree a rischio.

 

Azioni da adottare durante il passaggio della nube, dalle prime ore ai primi giorni dopo l’incidente

Azioni da adottare a lungo termine dopo il passaggio della nube

MISURE SUL CONSUMO DI ALIMENTI

La radioattività rilasciata a seguito di un incidente nucleare si sposta nell’ambiente – non è circoscrivibile a territori limitati e non può essere contenuta entro aree determinate – e in parte si deposita a terra, soprattutto in caso di pioggia, causando la contaminazione del suolo. La radioattività presente nel terreno viene assorbita dalle piante attraverso foglie e radici ed entra così nella catena alimentare provocando un’esposizione da ingestione. Il consumo di cibo contaminato può determinare un aumento dell’esposizione alle radiazioni, con conseguenti rischi per la salute.
Per questo motivo nelle aree più contaminate, individuate attraverso le attività di monitoraggio, sono previste contromisure alimentari.

Le Autorità che gestiscono l’emergenza – anche attraverso le proprie reti di monitoraggio e i propri laboratori per il campionamento e l’analisi di matrici ambientali e alimentari – esaminano i prodotti agricoli e le derrate per l’alimentazione umana e animale per verificarne l’eventuale contaminazione.

È quindi importante seguire le indicazioni fornite dalle Autorità competenti e attenersi alle eventuali misure restrittive sul consumo di cibi e bevande.
Le Autorità possono, inoltre, prevedere il blocco delle importazioni di generi alimentari dal Paese colpito dall’emergenza.

La popolazione dovrà informarsi sulle indicazioni che vengono date sul consumo degli alimenti, e che possono
riguardare:

  • il consumo esclusivo di alimenti confezionati, protetti dalla radioattività, la cui filiera è tracciabile;
  • il divieto di consumare prodotti provenienti da orti locali o verdure fresche;
  • il divieto di consumo del latte;
  • le restrizioni, previste da ordinanze o avvisi comunali, sul consumo d’acqua potabile che di solito si beve
  • in casa;
  • il ritiro dal commercio e il divieto della vendita di prodotti.

Sulla base del monitoraggio le Autorità possono fornire alla popolazione indicazioni che possono variare nel tempo con l’evolversi dello scenario e dei territori interessati. Si raccomanda di seguire sempre le indicazioni fornite dalle Autorità anche nella fase di rientro alla normalità, che prevede la valutazione del livello di contaminazione e l’avvio delle azioni di bonifica dei territori contaminati.

Saranno le Autorità a fornire indicazioni sulla possibilità di interrompere le misure e sul termine dell’emergenza.

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